L’Italia ha la forma di uno stivale, si trova nel mezzo del Mediterraneo ed è circondata da numerose isole,
di cui le due più grandi sono la Sicilia e la Sardegna.
Al nord la catena delle Alpi si stende per più di milleduecento km,
mentre l’ossatura della parte peninsulare è costituita dalla catena degli Appennini.
Nelle Alpi si trovano monti molto alti, coperti da nevi eterne, e numerosi ghiacciai;
gli Appennini sono più bassi e con cime più tondeggianti.
Le coste italiane hanno una lunghezza di ottomilaseicento km circa.
Dal punto più a nord al punto più a sud d’Italia ci sono circa milletrecento km.
La superficie dell’Italia è più o meno di trecentomila km quadrati,
come già detto, in gran parte coperta da montagne, ma anche da pianure, di cui la più importante è quella padana.
In Italia ci sono anche alcuni vulcani attivi: l’Etna in Sicilia (vicino a Catania)
lo Stromboli nelle isole Lipari (a nord della Sicilia) e poi a Napoli il Vesuvio che attualmente è tranquillo.
Per molti secoli la storia d’Italia fu tutt’uno con la storia di Roma.
Alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) iniziò per l’Italia un periodo di invasioni e dominazioni straniere.
I Vandali, gli Unni occuparono la penisola;
i Longobardi, guidati dal loro re Alboino, invasero l’Italia settentrionale e fondarono un regno che durò più di duecento anni.
Nel 774 i Franchi, chiamati dal Papa, sconfissero i Longobardi e costituirono il Regno d’Italia,
che non comprendeva tutta la penisola, ma solo le regioni settentrionali.
Pipino, il figlio di Carlo Magno, ne fu il re.
Alla caduta dell’Impero Carolingio divamparono delle lotte per il possesso del regno d’Italia,
finché i sovrani germanici riuscirono vincitori ed ottennero la corona d’Italia.
La Sicilia e l’Italia meridionale, fino allora dominate dagli arabi, furono occupate dai Normanni.
Fra il Papa e l’Imperatore sorsero aspre lotte a causa delle investiture (1072–1122).
I Comuni acquistavano sempre più importanza e desideravano autonomia ed indipendenza dall’imperatore.
Federico Barbarossa scese più volte in Italia per domare e sottomettere i comuni più potenti, distrusse e rase al suolo Milano,
ma alla fine fu sconfitto nella battaglia di Legnano (1176) dai comuni riuniti della Lega Lombarda.
Non più sottomessi all’Impero i Comuni divennero potenti e ricchi e si trasformarono in Signorie:
a Milano regnarono i Visconti e poi gli Sforza, a Verona i Della Scala, a Firenze i Medici, a Mantova i Gonzaga, a Ferrara gli Estensi.
Nei secoli XIII e XIV l’Italia godette di un periodo di calma: le arti e le lettere ebbero un grande sviluppo;
il Rinascimento irradiò dalla penisola la sua influenza in Europa.
Nel 1494 Carlo VIII, re di Francia, scese in Italia, avanzando delle pretese sul trono di Napoli.
Ci furono invasioni e lotte fra francesi e spagnoli, e nuove dominazioni straniere sul territorio italiano.
I francesi dominavano al nord, gli spagnoli al sud,
poi con il trattato di Cateau Cambrésis (1559) quasi tutta l’Italia cadde sotto il dominio spagnolo e vi restò per più di 150 anni,
fino al 1713 (trattato di Utrecht) in seguito al quale gli austriaci occuparono la Lombardia e Napoli.
Dopo la metà del secolo XVIII l’Italia era quasi tutta indipendente dalle altre potenze europee, ma divisa in undici stati.
La Rivoluzione Francese (1789) portò cambiamenti anche in Italia:
Napoleone vinse contro i piemontesi e gli austriaci e fondò la Repubblica Cisalpina.
Anche a Roma e a Napoli sorsero due repubbliche.
Dopo la sconfitta di Napoleone il congresso di Vienna (1815) decise la restaurazione in Italia dello stesso sistema come prima della Rivoluzione Francese.
Si risvegliò in Italia allora – come negli altri paesi d’Europa – il sentimento nazionale, il desiderio di indipendenza e di unità.
Questo movimento è conosciuto col nome di Risorgimento.
Dapprima si formò una società segreta, la «Carboneria», poi Mazzini fondò «La Giovine Italia»,
ma i tentativi di insurrezione di queste associazioni patriottiche non ebbero successo.
Anche la prima guerra d’indipendenza (1848) non portò notevoli cambiamenti nella situazione italiana.
Solo con la seconda (1859) e la terza guerra d’indipendenza (1866) l’Italia fu quasi del tutto libera dallo straniero.
Nel 1861 fu proclamato il Regno d’Italia; Vittorio Emanuele II di Savoia ne fu il re e Torino la capitale.
Solo dieci anni dopo, la capitale fu trasferita nella città eterna.
Due grandi figure spiccano nel Risorgimento: Camillo Benso, conte di Cavour, ministro piemontese e accorto diplomatico,
a cui spetta il merito di aver progettata l’unità d’Italia, e di averla realizzata,
e Giuseppe Garibaldi, condottiero ed eroico combattente, che con la spedizione dei Mille (1860) liberò la Sicilia e l’Italia meridionale dallo straniero.
Dopo alcuni anni di assestamento il nuovo stato si procurò delle colonie (Eritrea, Somalia e Libia).
Allo scoppio della prima guerra mondiale (1914) l’Italia restò dapprima neutrale, poi si unì alla Francia, alla Russia e all’Inghilterra;
come potenza vincitrice ottenne le terre irredente (Trento e Trieste) e portò i suoi confini a nord fino al Brennero.
Nel dopoguerra fra partiti indecisi e deboli si fece strada il fascismo con Mussolini, che ben presto instaurò la dittatura.
Nella seconda guerra mondiale l’Italia combatté a fianco della Germania e del Giappone.
Poi seguirono gli avvenimenti ben conosciuti ai più anziani: la destituzione di Mussolini, l’armistizio con gli alleati,
l’Italia divisa, metà con i tedeschi, metà con gli alleati, il movimento della Resistenza, la fine della monarchia.
In seguito al referendum del 2 giugno 1946 l’Italia è diventata una repubblica parlamentare e democratica.
Organizzazione dello Stato
L’ordinamento dello Stato Italiano è regolato dalla Costituzione, entrata in vigore il primo gennaio 1948.
A capo dello Stato vi è il Presidente della Repubblica, che viene eletto dal Parlamento.
Il Parlamento è formato dalla Camera dei Deputati e dal Senato.
Il Presidente della Repubblica resta in carica sette anni e può essere rieletto per altri sette anni.
La Camera dei Deputati viene eletta a suffragio universale da tutti i cittadini che abbiano raggiunto la maggiore età (diciotto anni).
Il Senato è eletto a base regionale; gli elettori devono aver compiuto il venticinquesimo anno di età.
Le elezioni hanno luogo ogni cinque anni.
La sede della Camera dei Deputati è palazzo Montecitorio.
La sede del Senato è palazzo Madama: il nome gli deriva da Margherita d’Austria-Farnese (1522–1586), detta Madama, che vi abitò.
Il palazzo del Quirinale è la residenza ufficiale del Capo dello Stato;
precedentemente per due secoli fu la residenza ufficiale dei Papi, poi dei Re d’Italia.
La Repubblica Italiana si suddivide in regioni, province e comuni.
L’Italia ha venti regioni, di cui cinque (Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Friuli/Venezia Giulia, Trentino/Alto Adige) a statuto speciale,
cioè con un’autonomia più ampia di quella delle altre regioni.
Originalausgabe
2013 Deutscher Taschenbuch Verlag GmbH & Co. KG, München
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eBook ISBN 978-3-423-41958-1 (epub)
ISBN der gedruckten Ausgabe 978-3-423-09273-9
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